Poesia
di Tania Peplis

 

 

Immagine tratta dall'opera di Luis Ricardo Falero, 'Musa della notte', 1896, fortemente ispirata alla figura della strega - particolare.

 

Sulla scopa volante
come aereo rombante
io donzella triste
raggiunsi il pianeta 
di panna, fragole e stelle.
Ero planata  piano
su pista d'aeroplano.
Profumava
di zenzero e caffè,
faceva proprio per me.
Un piccolo gnomo
ho incontrato
girava in tondo
assai indaffarato.
Gli chiesi dov'ero
mi rispose: 

...nel mondo dove
non esiste il vero
ma solo sogni
di fragole e stelle
dove si perdono le anime belle.

Mi prese la mano
mi fece guardare lontano
ero io,
allora bambina,
senza gioia e silente
chiusa in un mondo
senza musica e gente.
Mi disse:

...ora ciò
non conta più niente.
Prendi per mano
la gioia
e vola lontano.

Lui sparì
ed io
di colpo
reggevo un piccolo scettro
profumato
di zenzero e caffè,
di fragole e stelle
e un cestino assai pieno
d'amore e focacce
e una tazza di latte.
Così
assai felice
col mio cestino
ripresi la scopa
e tornai
allo stanzino.